Come si presenta il panorama dell’agricoltura digitale in Italia, Spagna e Turchia?
“Nella ricerca sullo “Stato dell’arte dell’utilizzo delle tecnologie digitali in agricoltura” sono state analizzate tutte le tecnologie digitali disponibili, evidenziando analogie e differenze a seconda dei tipi di colture, delle dimensioni delle aziende e dei processi produttivi.
I dati emersi dalla ricerca, come la percentuale di investimenti in agricoltura rispetto al totale degli investimenti, le tecnologie digitali più diffuse e le tipologie di colture con maggiore utilizzo, dimostrano il notevole sviluppo delle tecnologie digitali nei tre Paesi negli ultimissimi anni, anche se le piccole e medie imprese sono ancora ai margini degli investimenti in agricoltura 4.0. Tuttavia, le politiche sviluppate nei tre Paesi e l’impegno degli enti di ricerca dimostrano che il percorso è ormai chiaro e che le tecnologie digitali aiutano a migliorare la sostenibilità e la competitività delle imprese agricole. La tendenza è quindi quella di aumentare l’utilizzo delle tecnologie digitali e portarle a livello di sistemi agricoli, coinvolgendo sempre più le piccole e medie imprese agricole e attirando anche i giovani verso la professione agricola.
Il settore agricolo appare sempre più razionalizzato, strettamente legato al settore agroalimentare e pronto a raccogliere le sfide emergenti di una maggiore produzione con minore inquinamento, del risparmio idrico ed energetico, della riduzione degli sprechi alimentari e del ricambio generazionale nel settore agricolo. Le peculiarità, come le similitudini e le differenze, che emergono dal rapporto arricchiscono l’importanza delle conclusioni che se ne possono trarre in termini di suggerimenti per i policy maker, per il mondo delle imprese agricole, delle associazioni di agricoltori, per il mondo dei produttori di macchine agricole e di tecnologie avanzate applicate all’agricoltura.
Il tema dell’educazione e della formazione rivolta agli agricoltori per l’apprendimento dell’uso delle tecnologie digitali appare strategico per lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile e aperta all’innovazione e al contributo delle nuove generazioni di agricoltori. Dal rapporto emerge che le potenzialità, ma anche le necessarie cautele, delle scelte devono essere rese chiare agli agricoltori e in questo un ruolo importante può essere svolto dai broker dell’innovazione che possono facilitare la comprensione delle scelte.
Il ruolo della robotica, la cosiddetta agricoltura 5.0, e dell’intelligenza artificiale (AI) come ulteriore strumento di supporto alle decisioni e all’elaborazione dei dati provenienti dal campo come fattori di miglioramento degli interventi necessari e di individuazione dell’acqua, della fertilizzazione e dei trattamenti minimi necessari per la salute delle colture. Dal rapporto si può ampiamente dedurre ciò che sta accadendo e accadrà non solo nei Paesi mediterranei con un’agricoltura sviluppata, ma in tutto il mondo e nei vari tipi di agricoltura esistenti alle diverse latitudini.
Il Rapporto transnazionale sarà pubblicato alla fine del progetto, insieme al materiale formativo aggiuntivo attualmente in fase di sviluppo.